Quando ho deciso di intraprendere questo percorso ero in un momento molto buio della mia vita.
Gli attacchi di panico erano frequenti, anche due o tre a settimana, e molto forti: non riuscivo a respirare, non riuscivo a sentire o a muovere bene mani e piedi, perdevo ogni contatto con la realtà.
Chiedevo moltissimo a me stessa, ogni giorno, chiedevo anche troppo. Quando poi l’ansia esondava mi chiedevo: e ora come faccio a mantenere i miei standard? Come faccio a star dietro alle mie ambizioni se sto così male? E non mi fermavo mai.
Poi un giorno qualcosa si è rotto e ho capito che non avrei retto ulteriormente. Avevo già avuto un’esperienza con una psicologa circa sei anni prima, ma si era rivelata disastrosa e mi aveva spinta a credere che mi sarei potuta “auto-aiutare”.
Avrete capito da voi che non era affatto una buona idea.
Perciò ero estremamente scoraggiata e dubbiosa quando ho incontrato Barbara Boselli.
È passato un anno da quando ci siamo conosciute e la mia vita è davvero cambiata.
L’ansia è ancora forte? Sì.
Ho eliminato del tutto gli attacchi di panico? No.
Eppure, per me si è trattato di un successo incredibile. La mia qualità di vita, a livello emotivo, è migliorata in modo impressionante. Ho imparato tantissimo in questi ultimi mesi.
In primo luogo, ho dato un nome alle mie emozioni, le ho conosciute e ho capito che non potevo chiedere loro di sparire. Anzi, le dovevo accogliere e accettare. Ansia, rabbia, tristezza, delusione, paura… Fanno parte di noi e della nostra vita. Provare queste emozioni non mi rende debole o stupida o infantile.
Ho imparato che in me si nasconde una bambina che ha sofferto e talvolta soffre ancora, una bambina che ha il diritto di sentire e di reagire e di essere protetta.
Ho imparato a mettere dei limiti, a segnare dei confini nella mia vita. A prendere i miei spazi.
L’ansia è ancora forte? Sì.
Ho eliminato del tutto gli attacchi di panico? No.
Ho capito in cuor mio, però, che non sono miei nemici. L’ansia è solo un campanello di allarme che mi dice: “Ehi, qualcosa non va. Qualcosa nella tua vita non ti rende felice, ti fa stare male e devi prendertene cura. Prenditi cura di te.”
Oggi mi prendo cura di me e non mi sento più in colpa per questo.
La strada davanti a me è ancora lunga e non sarà sempre facile, ma se dovessi tornare indietro non esiterei un attimo a scegliere di nuovo questo percorso tortuoso e bellissimo.
Chiara