Halloween è la festa dei mostri, delle maschere e dei fantasmi. Ma i veri incubi non vivono nei film o nelle case stregate: abitano dentro di noi.
Sono la paura di fallire,
la paura di non essere abbastanza,
la paura di perderci, di mostrarci vulnerabili, di non meritare amore.
Queste paure si muovono silenziose come ombre nei corridoi della nostra mente. Le sentiamo avvicinarsi, e allora cerchiamo di scacciarle: ci distraiamo, ci riempiamo di impegni, mettiamo una maschera e diciamo a noi stessi che va tutto bene. Ma più proviamo a tenerle lontane, più diventano rumorose.
Molte persone mi dicono: “Voglio una strategia per non sentire più ansia, paura o vergogna.”
Eppure, quelle stesse strategie spesso sono proprio ciò che alimenta il terrore.
Perché l’evitamento è come spegnere la luce per non vedere i mostri — ma nel buio tutto sembra più spaventoso.
Nessuno ci ha insegnato a restare.
A stare accanto a noi stessi quando abbiamo paura.
A capire che certe emozioni non sono un errore, ma un segnale: il cuore che ci ricorda che abbiamo bisogno di sicurezza, di contatto, di comprensione.
Così, invece, molti imparano a nascondere le proprie fragilità, a chiuderle in un angolo buio, come un bambino che piange e che la madre lascia solo nella stanza, pensando che così imparerà a cavarsela da sé.
Ma quel bambino non smette di avere paura. Smette solo di chiedere aiuto.
La Terapia Focalizzata sulle Emozioni e la teoria dell’attaccamento ci mostrano una strada diversa.
La guarigione non arriva scacciando le emozioni, ma accogliendole con qualcuno accanto.
Come un adulto che, davanti a un bambino spaventato, non lo rimprovera e non gli dice “non avere paura”, ma resta.
Si siede accanto a lui, accende una luce e sussurra:
“Ti vedo. Capisco che ti spaventa. Sono qui con te.”
E qualcosa dentro si calma.
Perché la paura non scompare con la forza, ma con la presenza.
È l’empatia — nostra o di chi ci ama — che trasforma la stanza buia in un luogo attraversabile.
La vera magia di Halloween non è scacciare i fantasmi,
ma scoprire che possiamo affrontarli se qualcuno ci tiene la mano.
Perché, in fondo, non c’è mostro più grande della solitudine.
31 ottobre 2025 – Barbara Boselli
Per avere maggiori informazioni o per fissare un incontro conoscitivo Clicca Qui!!
Ricevo su Appuntamento presso gli studi di Milano e online:
A MILANO presso:
Via Andrea Appiani 3 – 20121 Milano – (MM3 Turati/Repubblica – MM2 Moscova – MM1 Palestro — linee: Bus 94, 43, 57 — Tram 1, 9, 10
Recapito telefonico: +39. 3384085040