Spesso le persone si ritrovano a vivere situazioni e a ripetere comportamenti che le hanno già fatte soffrire in passato. Questo accade per molteplici ragioni e segue una logica interna che sebbene in un primo momento sembri assurda è perfettamente comprensibile. Ognuno di noi infatti costruisce la propria identità nel corso del tempo organizzando un insieme di modelli o schemi che coinvolgono emozioni, pensieri, sensazioni corporee e risposte intense a stimoli esterni.
Origine delle trappole:
La trappola è un modello che ha origine nell’infanzia e che influisce su tutto il resto della nostra vita. In qualche modo le persone ricreano, da adulte, condizioni simili a quelle che le hanno fatto stare male durante l’infanzia. La trappola è l’insieme dei modi attraverso cui noi ricostituiamo queste condizioni.
Si tratta di un registro di conoscenze e convinzioni che elaboriamo su noi stessi e sul mondo che ci circonda per dare un significato a quello che succede nel corso della nostra vita. Durante la nostra infanzia le trappole si sono sviluppate per consentirci di adeguarci nel miglior modo possibile alla famiglia nella quale vivevamo. Ma da adulti succede che continuiamo a ripeterle anche quando non hanno più motivo di esistere.
La trappola deriva da un danno che ci viene fatto durante l’infanzia dalla nostra famiglia o da altri bambini o da un insegnante oppure, più in generale, da persone che hanno avuto un ruolo importante nella nostra vita. Per esempio un genitore che ci ha abbandonati, un insegnante che ci ha criticati pesantemente davanti ai compagni di classe, una mamma che ci ha dato troppa protezione non consentendoci di acquisire un senso di autonomia…
Mantenimento delle trappole:
Le trappole diventano parte di noi, sono estremamente importanti nel costituire la nostra identità, ci danno un senso di sicurezza di sapere chi siamo e come è fatto il mondo offrendoci prevedibilità e certezze, per questo motivo continuiamo ad aggrapparci ad essa anche quando ci fanno soffrire, paradossalmente se non ci fossero perderemmo la nostra identità.
Noi, tramite il nostro comportamento cerchiamo di mantenere un senso stabile di noi stessi e facciamo in modo che quello che ci succede non metta in discussione tutto quello che per noi è certo e conosciuto.
Spesso non pensiamo a raggiungere uno stato di benessere o un cambiamento realmente utile ma ci sforziamo di mantenere le nostre certezze circa la nostra storia e la nostra identità così come si è costituita in base alle trappole; così può accadere, per esempio, che una persona che si è sempre vista come debole e bisognosa di protezione spesso va in crisi e può addirittura manifestare un attacco di panico qualora si trovasse a vivere esperienze che le fanno sentire un senso di maggiore autonomia, anche se tutti sentono che essere autonomi significa diventare adulti. Una persona che invece è sempre entrata in relazione per esempio sottomettendosi ai bisogni del partner fino ad accettare di subire maltrattamenti per evitare di essere abbandonata, potrà avvertire un senso di disagio, di colpa o perfino rimanere terrorizzata nel momento in cui sente la necessità di esprimere i propri bisogni e questo vissuto non solo le sarà di ostacolo non consentendole di cambiare, ma la spingerà a perpetuare la condizione iniziale di sottomissione.
La Schema Therapy aiuta a identificare le trappole e attuare un cambiamento significativo aiutando le persone a liberarsene e trovare modalità adattive di soddisfacimento dei propri bisogni più profondi.
6 novembre 2015 – dott.ssa Barbara Boselli
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